Incontrai questo gioviale Nano lungo la strada che,
da Solian, conduce a Vetwadàrt, la Città
Vecchia imperiale. Era diretto al distretto minerario di Gøtcha-kun, le “caverne del fango”, alle pendici del Kârss.
Si fermò volentieri a fare due chiacchiere con me, cosa davvero strana per un Nano, e
accettò con entusiasmo di posare per un veloce ritratto. Era un Mastro Ferraio,
un fabbro, e portava la caratteristica protezione al braccio
sinistro, composta di lamine sovrapposte di algěfehre,
una lega metallica molto resitente e che non conduce calore. Mi colpì
particolarmente la sua “picca”, sicuramente antica, che lui disse appartenere
alla sua famiglia da generazioni e di cui si mostrò molto orgoglioso. Non era certo uno strumento di lavoro ma una
vera e propria arma da guerra: un martello
d’arme a becco di corvo, che i Nani Guerrieri utilizzavano nel combattimento
ai ferri corti e nel corpo a corpo. Ai nani, oggi, non è più permesso portare armi con
sé e io, in qualità di ufficiale imperiale, avrei dovuto sequestrarglielo; ma
era molto simpatico e il suo buon umore mi aveva contagiato. Lo lasciai andare, raccomandandogli
semplicemente di camuffare il martello, coprendolo con un cencio. I Nani non sono più guerrieri da secoli, da quando l’imperatore
Brevalaër Erondàr sconfisse definitivamente le forze insorgenti di Narohk il Forte e di Koulm “Maglio di Pietra”, in
una serie di epiche battaglie lungo le pendici dei monti del Suprelurendàr
settentrionale. I Nani, vinti, dovettero smantellare le loro armate e fare
giuramento solenne di non sollevarsi mai più in armi contro l’Impero. Come
gesto di magnanimità e riconoscenza, Brevalaër concesse loro il monopolio imperiale degli
scavi sotterranei per le estrazioni minerarie. Decisione poco lungimirante, secondo alcuni. Oggi, il Sindacato dei Nani
Minatori, diffuso in tutto l’Erondàr, è un’organizzazione più potente degli
eserciti dei Nani Guerrieri dei secoli passati, meglio organizzata delle
Falangi di Narohk e ben più temibile del maglio di pietra di Koulm.
Ottima l'idea di "smilitarizzare" i nani ed evitare così lo stereotipo del nano corazzato con ascia e martello. L'inserimento poi di concetti come "sindacato" e "monopolio" rende l'ambientazione più realistica (sempre nei limiti del fantasy) e concreta. Insomma, si respira aria nuova anche in Italia...
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EliminaQuel nano è "giovane"? Oo'
RispondiEliminaAllora che aspetto ha un nano vecchio? >_<'
Mi è venuta in mente un'altra questione: quant'è la longevità delle varie razze?
Posti gli umani (da 50 a 100 anni, a seconda se gli capitano o meno: malattie infettive, incidenti, guerre, assassini, ecc.) a 1, quanto volgono le eltre razze (elfi, nani, orchi)?
In merito alla tua domanda: ho visto sul numero 03 che nello specchio di presentazione di Gmor e Sera viene detto che Gmor ha all'incirca 36 anni (quindi potremmo dire che Orchi e Umani hanno grosso modo la stessa longevità. Discorso diverso per gli Elfi, in quanto viene detto che Sera ha 118 anni, che corrisponderebbero ai 20 anni umani...lascio a te le dovute proporzioni.
Eliminaquesto blog mi pare abbandonato da tutti, gestori e lettori...
RispondiEliminaAssolutamente... è andato scemando... era partito benissimo ma poi è proprio andato a morire... mi dispiace molto... ero entusiasta di questa iniziativa...
RispondiEliminaImmagino che tenerlo aggiornato per gli autori non sia una cosa così semplice. Speriamo che qualcuno si faccia vivo
RispondiEliminaVero. Gli ultimi mesi sono stati belli pesanti e abbiamo privilegiato la comunicazione via FB rispetto a quella con il blog. Stiamo facendo quattro conti per vedere se si riesce a portarlo avanti con una frequenza più accettabile.
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