Incontrai
questa ragazza alle pendici del Suprelurendàr settentrionale,
dove gli ultimi bastioni del Grande Vallo si ergono a picco sulle
scogliere che si affacciano sul Hàlwèsùhre. Era una
“fanciulla d'ascia” del regno di Raghnar, che si estende
lungo la parte finale del Vallo, abitato dallo stesso fiero popolo
guerriero a cui appartiene Yannah, una delle mie compagne del corpo
degli Scout. Le “fanciulle d'ascia” sono le ragazze che durante i
riti di passaggio della pubertà sono riuscite a uccidere a mani
nude almeno un lupo dei monti o una lince di foresta, brutte bestie
del pessimo carattere. Esse, negli anni successivi, vengono educate alle arti marziali
e sottoposte a un duro allenamento per rafforzare spirito e corpo.
Quando raggiungono la maggiore età, ricevono le “Amiche Fedeli”,
due asce gemelle dalla foggia peculiare, e abbandonate sui monti ai
confini del regno, dove dovranno sopravvivere da sole per un anno
intero, costruendosi un riparo, procurandosi il cibo, fabbricandosi i
vestiti e forgiando le armi e gli attrezzi necessari. Al termine di
questo secondo e più impegnativo rito di passaggio, alla “fanciulla d'ascia” - che
aveva perso il nome di bambina entrando nella pubertà - viene dato
il nome da adulta, che la accompagnerà per tutta la vita. La
ragazza, ancora anonima, mi accolse nella caverna scavata nella
scogliera dove aveva costruito la sua abitazione e mi mostrò
entusiasticamente tutti i confortevoli ambienti del suo rifugio.
Quando mi chiese se mi piacevano i crostacei, pensavo mi avrebbe
portato sugli scogli a pescare granchi e aragoste. Non credevo si
sarebbe tuffata per catturare un kraken di scogliera, che poi
cucinò al vapore nelle polle termali della sua caverna. Fu una
scorpacciata memorabile.