La prima
volta che m’imbattei nei cacciatori dei Sēnlinderhén (il Popolo delle grandi foreste del Suprendàr), non
compresi perché si ostinassero a dare la caccia ai grossi e feroci Rhoyiik, uccelli carnivori alti più di tre metri e
con artigli che potrebbero facilmente sventare un cavallo. La loro carne è dura
e fibrosa e mantiene un pessimo sapore con ogni tipo di cottura; le loro piume
lanuginose non sono adatte per fabbricare vestiti, cosa che poi al popolo delle
foreste non serve, vivendo in giungle umide e calde. Non capivo perché questi
intrepidi cacciatori organizzassero faticose e pericolose spedizioni nell’inospitale
Er’el Atant’ar (“il Martello del Sole”), l’immenso deserto che si
estende a sud nel Vhâcondàr, alla
ricerca di questi giganti dal pessimo carattere. Ne capii il motivo quando
soggiornai per un paio di lune presso i Wajeeh, una tra le più amichevoli tribù
dei Sēnlinderhén. In realtà
essi non uccidono i Rhoyiik ma catturano gli esemplari maschi sui
dieci/dodici anni di età, addormentandoli con frecce intinte nel succo di
bacche “portasonno”, come le chiamano loro. La pelle dei Rhoyiik è così
spessa e i loro muscoli così duri che i dardi dei cacciatori feriscono l’animale
solo superficialmente, dando però modo al sonnifero di agire efficacemente. Una
volta portati nel Suprendàr, il caldo umido della giungla, così diverso dal
caldo secco del deserto, addolcisce i Rhoyiik che possono essere
addestrati e utilizzati come cavalcature. Così come per i grandi pachidermi dei
Regni Meridionali, non vale la pena catturare i Rhoyiik da cuccioli e allevarli per un decennio e
oltre, in attesa che diventino abbastanza robusti da poter essere cavalcati; è molto
più conveniente catturarli in età adulta e addestrarli, considerando che un esemplare in buona salute può raggiungere facilmente i trenta anni di età. I Wajeeh hanno
da molte generazioni intrapreso un fiorente commercio con le satrapie berbere del Vhâcondàr, a cui forniscono corsieri perfettamente
addestrati, infaticabili e terribili nelle
battaglie campali. Ricordo che, quando i Wajeeh mi fecero montare uno dei loro Rhoyiik, nella giungla venimmo attaccati
da un giaguaro che avevamo involontariamente disturbato; la mia cavalcatura lo
fece a pezzi con gli artigli e il becco, senza darmi nemmeno il tempo di estrarre la spada!